Per un giardino rigoglioso e in salute, l’acqua è un elemento essenziale. Per non sprecarla, è utile osservare alcuni piccoli accorgimenti, che riguardano la progettazione del giardino, la raccolta e l’utilizzo dell’acqua.
Mantenere un giardino rigoglioso e in salute necessita di una buona dose di impegno, attenzione e naturalmente di una notevole quantità d’acqua. Per ridurre i nostri consumi, gli sprechi e avere comunque un giardino sempre verde, è possibile seguire qualche semplice accorgimento.
Il giardino sostenibile

Progettare un giardino sostenibile:
La progettazione è un passaggio fondamentale per poter pensare ad una gestione sostenibile del giardino. È preferibile quindi pensare a un impianto di irrigazione a goccia o a nebulizzazione, grazie al quale i risparmi d’acqua possono raggiungere anche il 70%.
Meglio poi se accoppiato con un temporizzatore, che per pochi minuti al giorno, alla stessa ora, avvia l’impianto per spegnerlo automaticamente.
Se il giardino è di proprietà, potrebbe essere utile installare una vasca per la raccolta dell’acqua piovana, nel sottosuolo o in altri spazi disponibili: l’acqua immagazzinata servirà per irrigare il prato, l’orto, le siepi.
Raccogliere l’acqua piovana:
Per raccogliere la pioggia non è necessario avere vasche o impianti impegnativi. È possibile infatti collegare le grondaie di tetti e pensiline a dei bidoni o altri contenitori, che siano in grado di contenere buone quantità di acqua.
Si tratta di una tecnica utilizzata da molti orticoltori che non hanno a disposizione la rete idrica in prossimità dell’orto o del giardino. Se posizionate in alto, si potrà sfruttare la normale pressione per l’irrigazione, o si potranno modificare i bidoni con rubinetti o prese.

L’acqua della pasta, buona per le piante fiorite:
L’acqua di cottura di pasta e riso può essere impiegata, oltre che per risciacquare o lavare i piatti meno sporchi (l’amido ha potere sgrassante), per innaffiare piante fiorite e orto. Ciò a cui si deve prestare attenzione, è che l’acqua non sia troppo salata, altrimenti potrebbe causare più danni che benefici.
Meglio un acquario:
Se in casa abbiamo la fortuna di ospitare un acquario, sarà possibile impiegare l’acqua di quest’ultimo per le piante da interno.
Infatti almeno una volta al mese è necessario un parziale cambio dell’acqua, anche per gli acquari ben avviati. Quest’acqua è un concentrato di sostanze nutritive di cui le piante son ghiotte, in particolare quelle di origine tropicale, che spesso necessitano di terreni fertili e ricchi in humus.
Da controllare che in corso non ci sia un’infezione batterica o la presenza di altri patogeni.
Largo alla fitodepurazione:
Per chi ha lo spazio, potrebbe essere interessante pensare alla realizzazione di un piccolo laghetto, adornato con specie e varietà adatte alla fitodepurazione. Se ben progettato, potrà intercettare parte delle acque nere e dei chiusini dell’abitazione, depurarle e metterle a disposizione per l’irrigazione dell’orto e del giardino.
Fonte: LifeGate.it